LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
Della divinazione, II, 114
 
originale
 
114 "Quid?' inquies, "remex ille de classe Coponi nonne ea praedixit quae facta sunt? "Ille vero, et ea quidem quae omnes eo tempore ne acciderent timebamus. Castra enim in Thessalia castris conlata audiebamus, videbaturque nobis exercitus Caesaris et audaciae plus habere, quippe qui patriae bellum intulisset, et roboris propter vetustatem; casum autem proeli nemo nostrum erat quin timeret, sed, ita ut constantibus hominibus par erat, non aperte. Ille autem Graecus, quid mirum si magnitudine timoris, ut plerumque fit, a constantia atque a mente atque a se ipse discessit? Qua perturbatione animi, quae, sanus cum esset, timebat ne evenirent, ea demens eventura esse dicebat. Utrum tandem, per deos atque homines, magis veri simile est vesanum remigem an aliquem nostrum, qui ibi tum eramus, me, Catonem, Varronem, Coponium ipsum, consilia deorum immortalium perspicere potuisse?
 
traduzione
 
114 "Ma come," dirai, "quel rematore della flotta di Coponio non predisse appunto ci? che poi avvenne?" Certo! Predisse appunto ci? che tutti, allora, temevano che accadesse. Sentivamo dire che in Tessaglia gli accampamenti dei due eserciti erano ormai l'uno di fronte all'altro; ritenevamo che l'esercito di Cesare avesse pi? sfrenato ardire, poich? aveva preso le armi contro la patria, e pi? forza per la lunga esperienza nel guerreggiare; l'esito della battaglia, nessuno di noi c'era che non lo temesse; ma, come si conveniva a persone dotate di fermezza d'animo, non davamo segni di timore. Quel greco invece, che c'? di strano se per un eccesso di paura, come tante volte accade, perse il controllo e il senno e usc? fuori di s?? In s?guito a questa perturbazione d'animo, quelle cose che, finch? era sano di mente, temeva, andava dicendo che sarebbero avvenute quand'ebbe perso la ragione. Ma, per tutti gli d?i e gli uomini, ? pi? verosimile che la volont? degli d?i immortali sia stata prevista da un rematore impazzito o da qualcuno di noi che allora eravamo l?, da me, da Catone, da Varrone, da Coponio stesso?
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons